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al testo di Rosa Maria Cantatore
Pensieri al crepuscolo
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Spalliera di foglie contro il vento bacche azzurre a tramare la memoria orme incise fra le pietre di strade percorse ripercorse, immaginate -chissà- soltanto. Il male forse è là nell’immaginazione.
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Rosa Maria Cantatore
- 08/03/2019 15:40:00
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Salvatore, anche per me è un vero piacere sapere che hai riletto questi versi. Grazie 😊 Grazie davvero ad Alice, che ha colto latmosfera inquietante di "Pensieri al crepuscolo" ; ad Alberto, che ha compreso la natura assolutamente non casuale della struttura grafica del testo;allampio commento di Franca; a Lino Bertola, di cui ricambio il... leggiadro saluto 😉 Buon fine settimana.
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Rosa Maria Cantatore
- 08/03/2019 15:32:00
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Infatti, Giovanni:protagonista è limmaginazione e il suo potere, che trasforma cose banali- come le bacche della vite americana- in segnali misteriosi da un mondo"altro"... Sono stata una bambina dallimmaginazione sfrenata:ho vissuto-per così dire- di immaginazione. Mi chiedo, qui, se non sia stato-se non sia- un male. Grazie, sei sempre molto puntuale, nelle tue osservazioni.
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Giovanni Rossato
- 07/03/2019 22:14:00
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Qualcosa mi dice che il soggetto di questa poesia non è il male. Versi leggeri e forti, come volare basso su un vulcano pur senza bruciarsi. Grazie
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Salvatore Pizzo
- 07/03/2019 18:15:00
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Con vero piacere la rileggo... Un saluto ancor più di gelsomino.
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Alberto Becca
- 06/03/2019 21:14:00
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Veramente cursioso e stimolante il rapporto fra il contenuto della poesia, il testo e la grafica che ne risulta: vi sono evidenti "lacune" ampi "buchi" (bianchi) che sono in evidente contrasto con il buio, il nero del crepuscolo ove le figure diventano indistinte e la realtà svanisce per lasciare il posto alle ombre e alle tenebre notturne. Un augurio e una speranza: che il crepusolo sia breve e che presto lasci il posto alla luce, apportatrice di serenità e di bene (che oscura il male)
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Franca Colozzo
- 06/03/2019 18:31:00
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Ogni passaggio del giorno incide sul nostro stato danimo e, nellambiguità del crepuscolo, tutto un mondo di immagini pullula di ombre. Cala un velo di tristezza e sembra quasi che si celi il male dentro i nostri pensieri che saggrovigliano da soli. Lo spettrale allungarsi delle ombre ed il timore del buio, che non ci ha mai abbandonati fin dalla Preistoria, fa pullulare di fantasmi lo spazio attorno a noi. In questa tua poesia avverti il disagio di un male nascosto tra le pieghe di immagini crepuscolari. Un caro saluto. Buona serata.
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Lino Bertolas
- 06/03/2019 17:10:00
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Il crepuscolo, quel breve transito di tempo, che scandisce il muoversi di pensieri, memorie e immaginazione; ma la tua è una buona immaginazione. Un leggiadro saluto.
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